In Data 04/11/2020
La Laureanda sostiene che: “Il progetto Chromo ha cercato di sottolineare l’importanza di nuove figure professionali assistenziali, in grado di colmare la grande carenza del sistema sanitario, riguardante la mancanza di collegamento tra i pazienti e le proprie malattie. Al fine di valutare la fattibilità e l’efficacia del Progetto Chromo, abbiamo messo i pazienti nelle condizioni di riferire il loro
grado di soddisfazione per aver preso parte al Progetto di monitoraggio; in particolare sulla percezione della salute, qualità dello studio e suoi limiti. Il comitato scientifico e i sanitari che hanno partecipato al Progetto hanno lavorato insieme e hanno concordato specifiche raccomandazioni per ciascuna condizione, in modo coerente durante tutto il periodo dello studio, assicurando che tutti gli aspetti della salute dei pazienti fossero monitorati e valutati. I pazienti, inoltre, sono stati invogliati a partecipare a pieno alla loro assistenza sanitaria.
Questo cambiamento consentirebbe ai pazienti di utilizzare la “partnership” con il proprio medico e il responsabile dell’assistenza, come un modo per costruire gradualmente la fiducia in se stessi e la motivazione per apportare cambiamenti comportamentali, che potrebbero avere un impatto sulla loro salute. Man mano che i pazienti hanno apportato modifiche ai loro comportamenti di salute, migliorando la nutrizione, aumentando l’attività fisica, aumentando i comportamenti di automonitoraggio e diventando più aderenti ai test e alle raccomandazioni sul trattamento, anche i loro indicatori clinici (come la pulsossimetria, l’indice di massa corporea, i valori della pressione sanguigna) cambiano in modo positivo. Nel complesso, questi cambiamenti hanno il potenziale di ridurre i ricoveri e i costi delle cure di emergenza, nonché di portare a una maggiore soddisfazione tra pazienti, medici e responsabili dell’assistenza.
Questo ci ha fatto capire il forte impatto psico-fisico che il nostro studio ha avuto su pazienti cronici e ci ha fatto intendere l’ulteriore impatto positivo che potrebbe avere sul miglioramento dell’assistenza sanitaria rispetto al valore standard della popolazione a livello nazionale.